Nella doppia veste di regista e interprete, Gabriele
Lavia debutta domenica 8 gennaio al Teatro Argentina di Roma con lo
spettacolo Tutto per bene di Luigi Pirandello, nuova produzione del Teatro
di Roma in scena fino a domenica 10 febbraio .
Commedia tra le più significative del drammaturgo
siciliano, rappresentata per la prima volta nel 1920, Tutto per bene è
il dramma di un uomo che scopre di aver vissuto una vita diversa da quella che
credeva fosse. Protagonista della storia è Martino Lori, un uomo di
mezz’età, vedovo inconsolabile che vive i suoi giorni nel ricordo dell’amata
moglie defunta e nella dedizione per la giovane figlia Palma. Ma la
realtà è ben diversa da come appare. Ad eccezione del vedovo, infatti, tutte le
persone che lo circondano sanno da sempre che la moglie aveva una relazione con
il suo datore di lavoro, il potente senatore Salvo Manfroni, e che la
sua adorata Palma è il frutto nato da questa infedeltà. La tragica
scoperta della verità getta Lori in una crisi profonda, reso di colpo orfano di
ogni sua certezza. Da figura mite e padre premusoro che
era stato fino a quel momento, Lori si scopre essere un uomo senza più identità
e senza maschera.
Con Gabriele Lavia nel ruolo di Martino Lori,
recitano Gianni De Lellis (Salvo Manfroni), Lucia Lavia (Palma
Lori), Roberto Bisacco (Flavio Gualdi), Daniela Poggi
(La Barbetti), Riccardo Bocci (Carlo Clarino), Giulia
Galiani (La Signorina Cei), Giorgio Crisafi (Veniero Bongiani),
Riccardo Monitillo (Un cameriere) e Alessandra
Cristiani (Danzatrice). Le scene sono di Alessandro Camera; i costumi
di Andrea Viotti; le musiche di Giordano Corapi; le luci di Giovanni
Santolamazza.
In occasione del debutto di Tutto per bene, sabato 7 gennaio parte la collaborazione del Teatro di Roma con l’Ente Nazionale Sordi, sezione Provinciale di Roma. Grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma prende il via l’iniziativa che comprende un abbonamento a quattro spettacoli, fra Argentina e India, spettacoli tradotti nella lingua dei segni dalla Cooperativa CREI. Alcune delle repliche degli spettacoli previsti ospiteranno gruppi dell’Associazione Nazionale Sordi, per i quali due interpreti tradurranno nel linguaggio dei segni i dialoghi delle opere.
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